Risulta incredibile credere che un frutto di tal piccole dimensioni possa essere così gustoso e racchiudere al suo interno una perfetta armonia di virtù aromatiche e fruttate. Particolarità ed unicità dovute alla combinazione vincente di terreno, acqua e clima dell’area geografica di provenienza. Il nome “taggiasco” deriva da Taggia, suggestiva località medievale in provincia di Imperia; qui, in alcune coltivazioni, la raccolta delle olive avviene ancora in modo tradizionale, manualmente e secondo un antico rito che divide i compiti in base al sesso; gli uomini si occupano della sbattitura degli alberi per mezzo di lunghi bastoni e le donne della raccolta a terra dei frutti fatti cadere. Esistono tuttavia anche metodi più “industrializzati” che utilizzano ampie stuoie di rete a maglia fitta poste sotto le piante, in modo da raccogliere più facilmente tutte le olive, anche quelle che cadono naturalmente prima della maturazione.
Oliva taggiasca
Lo sapevi che:
L’olivo di varietà taggiasca è un albero vigoroso, robusto e contorto che può arrivare a 15 metri di altezza. Un’altra peculiare caratteristica è quella di crescere inclinato, il che rende ogni esemplare unico. Proprio per questo motivo ha anche un uso ornamentale, viene spesso usato come albero da giardino.